La costruzione segue la cortina edilizia lungo via Lutero, andando in aderenza ai fronti ciechi esistenti per i primi quattro piani fuori terra, mentre nella parte centrale prosegue in altezza per altri quattro piani, riprendendo la linea di altezza dell’edificato adiacente e staccandosi dai fronti finestrati come da normativa. Si configurano in questo modo due elementi principali, il corpo basso in
linea con la strada e il corpo centrale che prosegue perpendicolarmente ad esso, da un lato aggettandosi a sbalzo su Via Lutero, riprendendo gli aggetti degli edifici adiacenti, e dall’altro lato spingendosi verso il parco retrostante. Su via Lutero l’edificio si lega ai fronti ciechi adiacenti. Su questo fondale omogeneo si sovrappongono le bianche solette dei balconi, come elementi leggeri che si innestano al corpo centrale. Quest’ultimo si configura come una cornice in aggetto, al cui interno elementi bianchi più sottili introducono un ritmo differente rispetto all’esterno. Sottili
elementi verticali e orizzontali sottolineano una doppia modularità che vuole evidenziare la scansione di duplex e mezzanini, fino ad aprirsi completamente con la terrazza dell’ultimo piano. Sulla facciata rivolta verso il parco si ritrova una sintesi di tutti gli elementi compositivi, una grande cornice grigia suddivisa all’interno tramite elementi lineari bianchi, con l’alternarsi di pieni e vuoti, pannelli grigi in intonaco striato e grandi vetrate.